Leggere L’INCI

884 – INGREDIENTI USATI NEI COSMETICI NON BIO SONO TOSSICI.

8/10 – SU 10 MANIFESTAZIONI ALLERGICHE CHE APPAIONO SUL VISO, IN ALMENO 8 CASI SONO DA RITENERSI RESPONSABILI I COSMETICI NON BIO.

1KG – UNA DONNA CHE USA REGOLARMENTE IL ROSSETTO NON BIO INGHIOTTE NELLA SUA VITA PIU’ DI UN KG DI SOSTANZE CHIMICHE

300 SOSTANZE CHIMICHE DI SINTESI SONO STATE TROVATE IN TESSUTI UMANI TRATTATI CON COSMETICI NON BIO.

 

conosci
i cosmetici
che usi?

6 trucchi per leggere l'inci

VERSIONE SINTETICA

1. L‘ordine in cui gli ingredienti sono presentati. Non è casuale, sono indicati uno dopo l’altro, dall’alto in basso, a partire dalla sostanza presente in quantità maggiore.

2. Linguaggio e nomenclatura. I nomi latini si riferiscono ad ingredienti botanici o presenti nella farmacopea. Per tutti gli altri ingredienti, di sintesi chimica, si usano termini inglesi o codici numerici.

3. I Tensioattivi (quelli che “portano via lo sporco”). Sono presenti in tutti i tipi di detergenti. Quelli di derivazione petrolchimica, come il Sodium laureth sulfate, il Sodium lauryl sulfate, e l’Ammoniun lauryl sulfate, sarebbero da evitare e dovrebbero essere sostituiti da tensioattivi di origine naturale o vegetale, come Coco glucoside, Decyl glucoside e Sodium lauroyl glutamate.

4. I siliconi come il dimethicone, (terminanti con il suffisso “-one”, “-ane” “-xane”); sono inquinanti e capaci di creare una pellicola sulla pelle e sui capelli, per renderli lucidi, ma per nulla nutriti.

5. I derivati dal petrolio, come Paraffinum Liquidum, PEG e PPG, Mineral Oil, Petrolatum, purtroppo presenti spesso anche nei prodotti destinati ai più piccoli oltre che nelle creme idratanti viso e corpo vendute in supermercati e profumerie, ma anche in farmacie ed erboristerie. Occhio: dietro scritte e illustrazioni “verdi” possono nascondersi ingredienti indesiderati.

6. Ingredienti altamente inquinanti (come EDTA, MEA, TEA, MIPA), allergizzanti o considerati come potenziali cessori di formaldeide (Triclosan e Imidazolidinyl urea, DMDM Hydantoin, Methylisothiazolinone e Methylchloroisothiazolinone, utilizzati come conservanti).

VERSIONE ESTESA

INCI DEI PRODOTTI COSMETICI
Quanto è importante essere consapevoli dei nostri acquisti??
Quando si parla di bellezza, oggi, non si può più prescindere dalla salute della pelle! Se una pelle è sana è anche bella!


La risposta quindi è ovvia: è molto importante sapere cosa applichiamo sulla nostra pelle! E il modo più efficace per essere consapevoli è sicuramente quello di imparare a conoscere gli ingredienti che compongono le formulazioni dei cosmetici, le loro caratteristiche e come, e quanto, incidono sulla qualità (e poi sull’efficacia o performance) di un prodotto.


Ma come si leggono queste etichette?
Da molti anni ormai esiste l’INCI, una vera bussola per i consumatori di cosmetici.

INCI è una denominazione internazionale che sta per “International Nomenclature of Cosmetic Ingredients” e serve per indicare in etichetta i diversi ingredienti contenuti in un prodotto cosmetico. Il suo uso è stato introdotto in Europa nel 1997 dalla Decisione 96/335/CE, allo scopo di “identificare le sostanze con la stessa denominazione in tutti gli Stati membri” e di permettere ai consumatori di “riconoscere facilmente le sostanze che è stato loro consigliato di evitare (ad esempio a causa di allergie), indipendentemente dal luogo in cui il prodotto viene acquistato nell’Unione europea”.


Possiamo considerare l’INCI come una vera e propria carta d’identità di un prodotto cosmetico: su di essa possiamo trovare tutte le informazioni utili per la scelta più adatta alle nostre esigenze.

ALCUNE REGOLE DI BASE PER IMPARARE A LEGGERE UN INCI:

  1. L’Ordine degli ingredienti
    Nelle etichette cosmetiche sono segnalati tutti i componenti del prodotto, preceduti dalla parola “ingredienti” o “ingredients”. L’elenco segue un ordine basato sul peso. Al primo posto viene indicato l’ingrediente presente in quantità maggiore. Seguono via via gli altri componenti con concentrazioni minori. Gli ingredienti in quantità inferiore all’1% possono essere elencati in ordine sparso, dopo quelli che presentano concentrazioni superiori all’1%. L’ultimo componente in lista, perciò, non è necessariamente quello in quantità minore.
  2. Nomenclatura degli ingredienti
    I nomi degli ingredienti sono indicati in inglese. Le scritte in latino si riferiscono ai componenti vegetali o presenti nella farmacopea. Le diciture latine possono essere seguite dalla parte di pianta usata e dal tipo di derivato, entrambi scritti in inglese. Ad esempio, l’olio di mandorle dolci è indicato come “Prunus Amygdalus Dulcis Oil”, il burro di karitè come “Butyrospermum Parkii Butter”, etc.
  3. I composti aromatizzati e odoranti e le loro materie prime, sono riportati rispettivamente con i termini generici di “aroma” e “parfum”. Le sostanze aromatizzanti e odoranti che sono state invece definite come potenzialmente allergizzanti e la cui esplicita indicazione è obbligatoria per legge, sono indicate con le loro specifiche denominazioni, di seguito ai termini “parfum” e “aroma”.
  4. I coloranti artificiali seguono la lista internazionale denominata Colour Index International e sono designati con la sigla CI seguita da un codice numerico identificativo composto da 5 cifre (Es: CI 77288). Possono essere elencati in ordine sparso dopo gli altri componenti cosmetici, ma generalmente sono posizionati verso la fine della lista. Tutti gli ingredienti sotto forma di nanomateriali sono chiaramente indicati in etichetta: alla dicitura “nano”, tra parentesi, segue la denominazione di tali componenti.
  5. Gli ingredienti naturali provenienti da agricoltura biologica sono, invece, designati con un asterisco sull’INCI (*).
  6. Parabeni
    I Parabeni, sono una classe di composti organici aromatici, utilizzati come conservanti nell’industria cosmetica, farmaceutica e alimentare per le loro proprietà battericide e fungicide. I principali parabeni che si possono trovare nelle formulazioni in commercio sono: methylparaben, ethylparaben, propylparaben, isobutylparaben, butylparaben, e benzylparaben.
  7. Siliconi
    Sono composti che non si trovano in natura, a base di silicio. Molte aziende cosmetiche, invogliate dalle numerose proprietà idrorepellenti, antistatiche e duttili dei siliconi nonché dalle loro capacità di resistenza alle alte temperature e al tempo, impiegano ampiamente nei loro prodotti tali elementi. Generalmente, il loro nome termina con –thicone, -one, -ane. Quelli che si possono trovare più frequentemente sono il dimethicone, l’amodimethicone, il cyclomethicone, il cyclopentasiloxane (soprattutto nel make up) e tutte le sostanze terminanti con –siloxane o –silanol.
  8. Petrolati
    Il petrolato, o vaselina o gel di petrolio, è una gelatina ottenuta dal petrolio per raffinazione. Si produce a partire dai residui della distillazione del petrolio rimasti dopo la totale evaporazione dell’olio. I cosmetici con petrolati creano una barriera tra l’ambiente esterno e la pelle. Sono agenti filmanti che offrono una sensazione di levigatezza alla cute. Inoltre, sono utilizzati per il loro effetto emolliente. I petrolati si riconoscono nell’INCI con questi nomi: Mineral Oil, Paraffinum Liquidum, Petrolatum, Propylene glycol, Isopropyl, Vaselina, Cera microcristallina.
  9. SLES e SLS
    Sono i tensioattivi che producono la schiuma e ci trasmettono la sensazione di deterso ma sono molto inquinanti, come il Sodium Laureth Sulfate.
  10. PEG
    Sono composti sintetici, di derivazione petrolifera (quindi molto inquinanti). Vengono inseriti nei cosmetici emulsionanti per mescolare l’acqua con le sostanze grasse/oleose che in natura non legano.

DOVE CERCARE INFORMAZIONI SUGLI INGREDIENTI
Da quasi due decenni un ruolo di orientamento verso acquisti di detergenti e di cosmetici rispettosi del principio di sostenibilità, è stato ricoperto dal BioDizionario di Fabrizio Zago. La catalogazione degli ingredienti cosmetici, libera e gratuita, è effettuata da un team di chimici e da Fabrizio Zago stesso. Non è esaustiva, viene costantemente aggiornata e rivista.


Un cosmetico non può essere valutato solamente dai suoi ingredienti. Per approfondire sono a disposizione il forum e la sezione magazine del forum.
Grazie a questo database si possono controllare gli ingredienti di un prodotto che vengono “classificati” attraverso un vero e proprio semaforo.


1 pallino VERDE: sostanza ecocompatibile.
2 pallini VERDE: sostanza di derivazione vegetale. Sicura.
1 pallino GIALLO: potrebbero esserci limitazioni o dubbi.
1 pallino ROSSO: sostanza a grande impatto ambientale. Da evitare.
2 pallini ROSSI: inaccettabile!
1 pallino NERO: SOSTANZA PROIBITA!


L’EcoBioDizionario Cosmetici conta circa 20.000 sostanze ed in particolare:
– Il più completo database cosmetico
– Le sostanze proibite in cosmetica
– Centinaia di sostanze allergizzanti
– La più completa lista di disturbatori endocrini
La pericolosità per la salute umana ha un grande peso. Altrettanto importante è l’aspetto della naturalità delle materie prime. Meno importanti sono invece i valori attribuiti ai processi industriali per l’ottenimento della sostanza eccetera.


I dati che otterrete digitando il nome di una sostanza chimica di cui volete avere informazioni, sono:
– Colore del semaforo (giudizio globale)
– Valore dell’Impatto Ambientale
– La funzione della sostanza
– Il nome chimico
– La motivazione del semaforo in combinazione con il calcolo matematico suddetto.
Una sostanza rossa in cosmetica può essere verde in detergenza.
Numerose sono poi le app che dal telefono ci permettono di decifrare gli ingredienti di un prodotto cosmetico. Tra queste
Ingred
Biotiful

contiene un database con più di 10 mila prodotti e altrettanti ingredienti in continua evoluzione. È utile per cercare e controllare gli ingredienti dei prodotti che avete già in casa o che vorreste comprare, per scoprire quali sostanze contengono. Dopo aver selezionato il prodotto, potrete visualizzare la lista degli ingredienti e la loro funzione, la valutazione generale ed immediata dell’Inci e la valutazione ingrediente per ingrediente. La app è dotata di un Biolettore che permette di fotografare dal cellulare il prodotto selezionato. La app lo riconoscerà tramite il codice a barre.
La app Cosmetici è appena sbarcata sul web, con l’obiettivo di aiutarci a scegliere e ad utilizzare i prodotti in modo consapevole. È utile per imparare a leggere le etichette, conoscere la durata di ogni prodotto e sapere quali sistemi di sicurezza vengono adottati. Contiene un pratico glossario e la consultazione è facilitata dalla suddivisione in paragrafi per ogni argomento. Offre inoltre alcune risposte alle domande più frequenti ed è arricchita da una sezione “Consigli” con i video degli esperti. Questa app è scaricabile gratuitamente.


– La app Greenity
Non solo un app ma una vera e propria comunity green friendly, grazie alla quale si possono fare domande, rispondere ai quesiti di altri utenti e lasciare recensioni dei prodotti. Greenity consente di cercare i vari cosmetici per nome oppure scannerizzando il codice a barra. Appariranno così tutti gli ingredienti di cui si compone quel determinato prodotto classificati con una scala cromatica che va dal verde (ingrediente ottimo) al rosso (ingrediente nocivo). L’app consente anche di cercare le singole sostanze e il database è in costante aggiornamento.